Dizionario di Babbo Natale
Cercare le parole e trovarle, cercarne altre perché non basta mai. Chiedere sempre “che vuol dire?” per impararne di più, curiosare e poi chiedere ancora fino a entrare nel significato profondo di ognuna di loro. Saper scegliere, così, quelle più giuste o, banalmente, quelle che ci piacciono di più. È una pratica che incomincia quando siamo molto piccoli e poi continua. È un fare che dovrebbe non abbandonarci mai, neanche da adulti.
Questo libro ci invoglia a giocare con le parole e a scoprirne di nuove, e il Natale è solo un pretesto. Dizionario di Babbo Natale è pensato proprio come un dizionario vero da consultare quando non ci sentiamo sicuri o quando abbiamo delle curiosità, ma è molto speciale. Questo non è un dizionario natalizio o tematico. Assomiglia più a un quaderno privato dove sono conservate tutte le parole che hanno a che fare con Babbo Natale. Quelle che vengono adoperate più di frequente (come se le avesse annotate proprio lui in persona), e quelle che lo riguardano. Parole che chi frequenta Babbo Natale deve assolutamente conoscere. Parole semplici e note, che lo descrivono così bene da farcelo vedere, come fosse qui insieme a noi.
Tanto per cominciare
Nel risvolto di copertina, prima ancora di addentraci in questo piccolo universo di parole, troviamo “Dizionario”. È una definizione originale, “a misura” di Babbo Natale, proprio come tutte le altre contenute in questo volume:
DIZIONARIO:
libretto rosso che Babbo Natale utilizza spesso per ricordare ai suoi elfi che molte parole usate da loro non esisterebbero se lui non esistesse. D’altronde si sa che gli elfi, quando sono arrabbiati con Babbo Natale, fanno finta che lui non esista.
Dal risvolto di copertina

Attraverso queste “definizioni” ricostruiamo la personalità del Babbo più famoso del mondo: il suo carattere, la sua sagoma, gli abiti che indossa, le sue abitudini e le passioni, i luoghi, i viaggi, le cose che ama fare e quelle che non gli vanno giù.
Il disegno di questo personaggio ci arriva filtrato dallo sguardo creativo dell’autore. Il Babbo Natale di Solotareff è un tipetto vivace e un po’ bizzarro, pieno di idee alle volte strambe. Quando è stanco si riposa e se è in ritardo accelera. È un po’ distratto: una volta per sbaglio si cucì il cappello alla barba e un’altra volta andò a sciare… ma non aveva gli sci! Ne combina di pasticci, ma ha sempre energia e pare non annoiarsi mai. È uno di famiglia, un amico, è un vecchino semplice che assomiglia a un nonno un po’ goffo e sempre affettuoso.

Dizionario di Babbo Natale, di Grégoire Solotareff, Babalibri, 2024.
Il dizionario coloratissimo e corposo, è organizzato per capitoli. I singoli capitoli, che corrispondono alle diverse lettere dell’alfabeto, sono sempre introdotti da una doppia pagina vivace, a pennellate dense. Per la stessa lettera, troviamo poi a seguire tante parole.
“Fil rouge” di questo volume – che lega “visivamente” le diverse storie e tiene, noi, dentro un’atmosfera natalizia – è il colore rosso. Il rosso della copertina, il rosso delle prime e delle ultime pagine del volume, pagine vuote ma dal grande impatto comunicativo: sembrano introdurci alla narrazione e poi concluderla.
Rosso è naturalmente il vestito di Babbo Natale, il suo inconfondibile cappello e anche i suoi abiti casalinghi. Se dorme sotto una copertina, pure quella è rossa. Rossa è la lettera che potremmo ricevere da lui, e sulla quale non riusciremmo a decifrare una sola parola!
Rosso è il piumone che un giorno gli elfi gli regalano, e rossi sono tutti gli elfi. Anche gli scarponi e gli sci sono rossi. E poi ci sono l’unicorno, che è un unicorno come altri ma è tutto rosso, e la zebra di Natale, che è una zebra vera, a strisce, solo che queste strisce sono rosse anziché nere. Rossa è la sua vecchia macchina, tonda e bombata, perfetta per lui. Rossi sono il suo piccolo aereo privato e i vagoncini della fabbrica di regali sui quali viaggiano, spericolati, decine di piccoli elfi rossi…
Rosso è il testo di ogni definizione con le parole in grassetto, che spicca sulle pagine bianche e fa tanto Natale.




L’autore
Grégoire Solotareff è nato in Egitto da padre di origine libanese, medico, e da madre russa, la pittrice Olga Lecaye, e ha poi trascorso l’infanzia tra Egitto, Libano e Île de France, assorbendo e facendo sue lingue, costumi, e culture diverse. Forse questa sua particolare attenzione al linguaggio, così puntuale e allo stesso tempo leggera e giocosa, ha in qualche modo attinenza con il suo aver avuto a che fare, sin da bambino, con parole e storie assai distanti tra loro, come sempre accade nei bambini bilingue. Certamente queste esperienze hanno nutrito la sua creatività e ampliato il suo mondo, e lo hanno reso l’autore originale e libero che adesso è.
In Biblioteca
Dizionario di Babbo Natale – insieme ad altri titoli dello stesso autore e a diversi libri sul Natale – è disponibile al prestito nella nostra Biblioteca dei Ragazzi.
