Buck 2025
Prima e Poi
Poi e Prima
dentro il Tempo
il cuore sbrina.
Prima e Poi, di Teresa Porcella e Giorgia Atzeni, Bacchilega Junior, 2020.
C’è un prima e, poi, viene sempre un poi. Proviamo a cercare qualcosa, nella vita, che non abbia precisamente un oggi e, poi, un domani. Un presente e, subito dopo, un futuro imminente. Un gesto e, a strettissimo giro, le conseguenze di esso.
C’è un “prima che accada” e c’è un “a cose fatte”, anche nei tentavi. Nei desideri, nella mancanza, nei treni che passano una volta sola, chi lo sa. C’è ogni volta che perdiamo un’occasione, che sbagliamo e, poi, ricominciamo. Quando prima ci sentiamo fragili e sbagliati e, poi, ci ritroviamo in piedi, da capo diritti e forti.
C’è dietro e dentro ogni riflessione che prima o poi facciamo, appunto.
C’è in ogni “durante”, proprio mentre accade. Anche lì c’è un prima che, a un certo punto, già diventa poi.

C’è prima la paura, e poi c’è la vicinanza, la rassicurazione. Quel sentirsi ben voluti che spazza via lo spavento. Ci sono una bambina e il suo un pesciolino rosso. Solo solo in una boccia di vetro, gira in tondo senza mai fermarsi, lei lo guarda sempre, è il suo amico del cuore. Poi c’è la voglia di regalare la libertà, a quel pesciolino. Che possa nuotare da capo nel lago. Che torni ad essere felice!
C’è un Prima di gelosia e di timore e c’è un Poi di riconoscimento e di affetto, nella fratellanza; c’è un Prima di ferite di sangue e c’è un Poi di sangue senza ferite, nella crescita di una bambina; c’è un Prima di affetti e di momenti conviviali condivisi e c’è un Poi di ricordo e dolore, quando viene a mancare un nonno… Si possono raccontare momenti e incontri importanti della vita senza mai parlarne direttamente, ma solo dicendo il Prima e il Poi che li riguarda?
Dal sito Bacchilega Editore
C’è una mamma che parte, tutte le sue raccomandazioni al figlio, fai questo e fai quello, e tutte le domande del figlio a lei. E dopo, dopo cosa c’è? Dopo c’è solo la mancanza e la voglia di ritrovarsi.
E ci sono un fratellino piccolo e una sorella maggiore. Quell’urgenza di farsi capire, di esistere, di valere. E allora gridare, scappare, nascondersi pur di “farsi vedere”. E poi? Poi c’è la fratellanza, cioè un bene indicibile.
fratello minore
prima
Chicco di riso incagliato tra i denti
sasso incastrato tra alluce e scarpa
granello di sabbia nelle mutande
filo di tela che pende dall’orlo

poi
E poi sei cresciuto
e ti ho perdonato:
in fondo non eri
del tutto sbagliato.
Prima di tutto
C’è, prima di tutto, un dolore, quasi sempre. Ma poi, molto spesso, c’è la comprensione di esso, una carezza, una soluzione, una risposta, un’altra via. E questo dobbiamo tenerlo a mente.
Queste poesie delicate ce lo ricordano.
L’autrice prende le cose, cose normali che capitano a tutti, e ce la lascia guardare da vicino. Prima da una parte e poi dall’altra. Due “fotografie” della stessa situazione. Due poesie per descriverla, una per il prima, l’altra per il poi. Come due facce della stessa medaglia, inscindibili, conseguenziali, strette tra loro, eppure così diverse.
Imparare a saltare da una parte all’altra, saper danzare leggeri in quel segmento che intercorre tra il prima e il poi, è forse la chiave per attraversare le esperienze della vita senza perdersi.
l’Autrice
Teresa Porcella – scrittrice, editor, performer già amica de “la Magna Capitana” – anche quest’anno è ospite del Buck Festival – il Festival della Letteratura per Ragazzi di Foggia. In questo anno, l’autrice celebra i 25 anni di impegno nell’Associazione SciogliLibro (Presidio del Libro della Toscana, dal 2009), da lei fondata e di cui è Presidente.
in Biblioteca
Questo e molti altri libri di Teresa Porcella sono disponibile al prestito nella Biblioteca dei Ragazzi de “la Magna Capitana”.
