
Un sabato di libri, parole e comunità
Nell’ambito della terza edizione del progetto La città che vorrei. Una bussola per la legalità, sabato 24 maggio la Biblioteca di Area Economica dell’Università di Foggia ha ospitato l’incontro “Insieme per la lettura: le biblioteche di Foggia al servizio del Patto per la Lettura”.
Un momento pubblico, ma anche profondamente intimo e umano, per presentare le realtà bibliotecarie della città e costruire una rete sempre più coesa e visibile. Dopo i saluti dell’Assessora alla Cultura Alice Eliana Amatore e della Delegata al Sistema Bibliotecario Maria Stefania Montecalvo, è accaduto qualcosa di raro e prezioso: la parola è passata agli abitanti delle biblioteche.

Gabriella Berardi, Direttrice del Polo Biblio-Museale, ha moderato le voci di chi le biblioteche le anima ogni giorno. Dalla Magna Capitana, capofila del Polo di Foggia, alle biblioteche parrocchiali, universitarie, scolastiche, fino a quelle private: tutte unite dal fatto che i loro libri sono nel catalogo collettivo SBN e soprattutto da una visione condivisa.
Non si è parlato solo di dati, ma di vita.

“Leggere insieme è un atto di resistenza”, ha detto qualcuno. In un tempo in cui tutto è connesso ma poco è condiviso, i gruppi di lettura diventano presìdi di umanità. Una madre straniera ha raccontato di aver trascorso intere giornate in biblioteca con il figlio piccolo, fin dalla sua nascita. Una giovane donna ha parlato dei gruppi di lettura, Fantasy e della Specola delle Stelle tra i vari, come di un modo per “staccare dallo studio e tornare alle relazioni vere”.
Per una donna del gruppo Agata (donne operate al seno), il libro è stato un ricominciamento: “leggere è stato restare viva, nel mentre e dopo la malattia”.

Milena Tancredi, responsabile della Biblioteca dei Ragazzi della Magna Capitana, ha raccontato la nascita delle biblioteche parrocchiali, il loro lento e appassionato radicarsi nei quartieri, e l’importanza di ascoltare e crescere insieme. I parroci hanno raccontato di come abbiano trasformato stanze polverose e dimenticate in spazi attivi e vivi, costruiti attorno alla comunità. In un momento tenero e inaspettato, una bambina ha presentato ingenuamente Don Antonio Menichella come “suo papà”. La platea ha sorriso, ma quel gesto ha detto molto più delle parole: le biblioteche parrocchiali sono anche questo, punti di riferimento forti e familiari, capaci di tessere legami profondi e duraturi, non solo all’interno della parrocchia, ma anche con realtà diverse, grazie alla lettura e agli incontri che questa rende possibili.
Anche le biblioteche universitarie, pur occupandosi di ricerca, non restano chiuse nei loro spazi: fanno rete, accolgono.
Una coppia, con in braccio la loro neonata, ha lasciato tutti in silenzio: “Non troviamo il tempo per leggere. Organizziamo la nostra vita attorno alla lettura: è il nostro contenitore morale e ideale”.



In una città spesso raccontata per il suo lato oscuro, l’incontro del 24 maggio è stato una finestra luminosa su ciò che già esiste e funziona: biblioteche che cooperano, si ascoltano, costruiscono.
Biblioteche dove non è l’istituzione a imporre obiettivi, ma sono i frequentatori a generare bisogni, servizi, iniziative. Luoghi dove andare come si va dal panettiere, a mettere benzina, a prendere fiato.

Grazie all’impegno del Comune di Foggia e all’attenzione costante dell’Assessorato alla Cultura, cresce il sogno di una rete bibliotecaria comunale vera e attiva. Con “Insieme per la lettura”, Foggia si conferma Città che legge non solo per titolo, ma per convinzione e pratica quotidiana.
Per raccontare tutto questo, abbiam creato brevi clip che condensano in pochi secondi le esperienze, i volti, i luoghi di questa rete. Pillole da ascoltare e condividere, per ricordarci che leggere non è un lusso, ma un diritto. E una possibilità quotidiana.
Finchè siamo vivi, coltiviamo l’umanità.
Leggi il comunicato stampa sul sito della biblioteca la Magna Capitana