Un muro che avvicina e unisce

Oltre il muro, di Beniamino Sidoti e Marianna Balducci, Terra Nuova, 2020

Aspettando il Buck Festival 2025

Questa è la storia di un muro che separa. Un muro che, come ogni muro che si rispetti, taglia il paesaggio, chiude il cielo, accorcia le strade, tiene fuori lo sguardo, impedisce di vedere, toccare, capire cosa accade al dì là…

Questa è la storia di un luogo migliore di quello che abitiamo noi adesso. Un posto dove dei bambini che non si conoscono, che non si sono proprio mai visti, pur di incontrasi e giocare insieme, s’inventano mille modi per superarlo, quel muro.

Il Libro

Il libro scritto da Beniamo Sidoti (già ospite del Buck Festival nel 2024), è illustrato da Marianna Balducci, madrina di questa 15° edizione del Buck, che si svolgerà a Foggia – con più di 100 eventi tra incontri, laboratori e performance – dal 19 al 26 ottobre.

I bambini disegnati da Marianna Balducci, sono sagomine in bianco, nero e rosso. Anche per i fondi e le ambientazioni vengono usate queste tinte. Scopriamo che soli tre colori (con i loro sotto toni e tutte le sfumature che ne derivano), non solo bastano a dare profondità alla pagina, ma rendono le immagini efficaci e nette. I personaggi alle volte “saltano” fuori da un foglio bianco stropicciato, prendono vita e ci vengono incontro. E anche il muro, e tutto quel che succede al di qua o al di là, così rappresentato, sembra possibile e fa meno paura.

La Storia

I bambini, al di qua del muro, provano in tanti modi a comunicare con i loro coetanei che sono dall’altra parte e che non hanno ancora incontrato mai. S’inventano di tutto. Ci provano gonfiando dei palloncini con l’elio, così che volino in alto e possano essere visti. Ci provano con dei lunghi bastoni, più alti del muro, alla fine dei quali infilano i loro berretti. Fanno anche volare degli aquiloni, e degli aeroplanini di carta perché arrivino da loro…

Cosa ci sarà dall’altra parte? Come scorre il tempo per loro? Cosa fanno, dove vanno? Come sono le loro case, le loro strade, i loro giochi? Cosa rischiano, cosa temono? Cosa possono o non possono fare?

Sentivamo i bambini giocare dall’altra parte del muro.

Sicuramente noi avevamo giochi più belli.

Però loro potevano giocare con il mondo.

Noi no.

Noi avevamo casa e scuola qui, in Via del Mirto e non uscivamo mai. […]

Ecco allora che questo muro invece che discriminatorio, cattivo, divisivo diventa un punto di incontro. Un luogo bello. Qualcosa che avvicina, che mischia e unisce. Simbolo di un limite che può essere oltrepassato. Di vite e storie e azioni da “mischiare”. Costrizione che si supera perché per “fare”, cioè per fare bene, è necessario star insieme. E per stare insieme, si sa, non possono esserci barriere.

Una storia di come si può cominciare a comunicare. E di come si possono superare i muri, di tutti i generi.

Dalla quarta di copertina.

Sembra facile in questa narrazione così morbida che parla di bambini, ai bambini, attraverso i loro occhi e i loro gesti. Peccato che nel mondo dei “grandi” troppo spesso agire così sia un’impresa.

Oltre il muro, insieme a tanti altri titoli degli autori ospiti del Buck 2025, è tra i libri della Biblioteca dei Ragazzi de “la Magna Capitana” di Foggia, e va regolarmente in prestito.

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Pugliese. Quel che più ama: i figli, il blu mare, i colori primari e, a partire da quelli, tutti gli altri, la pagina scritta, la parola che cura, i bambini, danzare, e la sua Stromboli.

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